MONTE PANICO
Da Castelluccio il sentiero si dirige verso nord – est. A quota 1458, oltrepassata la strada statale Sora–Pescasseroli, si prosegue fra le rupi assolate, fino a raggiungere la faggeta (1500 m). Il sentiero diviene sempre più ripido, salendo con diversi tornanti e completamente assolato sopra i 1700 metri. Raggiunta la vetta aspra del Panico la vista merita la fatica, lo sguardo domina sulla Valle del Sangro, sulla Val Fondillo fino al Marsicano e verso la Camosciara.
Come tutti i sentieri di cresta del parco dal Panico la vista si apre su spazi sconfinati anche se l’insolazione è elevata ed il paesaggio arido. Si consiglia di ridiscendere sul percorso di andata, anche se il sentiero è abbastanza breve (6 Km) la difficoltà è legata al dislivello ed all’insolazione nei periodi più caldi dell’anno.
Dalla vetta del Panico, il sentiero può proseguire verso oriente sullo spartiacque tra la Valle di Comino e la Valle del Sangro. E’ una delle traversate più belle del Parco, dominando con lo sguardo la Val Fondillo e la Camosciara. Il sentiero si snoda lungo pietraie assolate, rupi aspre ed affilate, praterie con graminacee silicee, dove nidificano le aquile ed i falchi, dove gli orsi vanno in letargo.