PIAZZA GIUSTINO QUADRARI
Il largario adiacente la chiesa di Santa Maria e San Marcello, anticamente chiamato Piazza Tolosa, fu dal sindaco Cav. Carlo Coletti intitolato allo studioso Giustino Quadrari.
Molto vicino alla Corte Borbonica di Ferdinando II, un suo affezionato estimatore, Giustino Quadrari ebbe importanti cariche: fu Presidente della Reale Biblioteca Borbonica, Professore di Storia dei Concili (Storia delle Religioni) all’Università di Napoli e Membro del Consiglio Generale della Pubblica Istruzione.
Studioso ed esperto di archeologia sacra, papirologia e paleografia fu inoltre l’interprete dei “papiri ercolanensi”. In occasione della morte di re Ferdinando II (1859), scrisse e lesse “l’elogio funebre”. Il tema era “Viginti anni et novem annis regnavit, et fecit rectum coram Domino”.
Nel 1861, grazie al Regno d’Italia, Giustino Quadrari lascia la sconfitta Napoli per la più tranquilla San Donato.
Il suo palazzo, costruito accanto al Duomo, fu edificato nel secolo XVIII e conserva, lungo la parete dello scalone, epigrafi di epoca romana rinvenute
Il territorio di San Donato alle quali si sono interessati studiosi come il Solin ed il Mommsen, che durante la sua visita del 1876 le registrò nel suo famoso ed importante C.I.L. (Catalogo Iscrizioni Latine).