VILLA GRANCASSA
Villa Grancassa fu costruita agli inizi dell’Ottocento su iniziativa del religioso don Francesco Nardone e del Signor Felice Grancassa, di cui sappiamo solo che fu educato da don Francesco e divenne erede di tutti i suoi beni.
In un periodo questo, che vedeva i Signori di San Donato impegnati nel costruirsi magnifiche dimore, Felice Grancassa non ammetteva alcuna inferiorità e anche in questo caso, decise di primeggiare: sale e saloni furono riccamente decorati, maestoso fu il portale d’ingresso scolpito da artisti sandonatesi, monumentale ed elegante infine, lo Scalone d’onore che conduce ai piani alti. Si narra che al termine dei lavori, venne a mancare l’acqua dalle cisterne. Don felice non perdendosi d’animo “aprì le sue cantine, fece spillare, dalle numerose, capaci botti, abbondante e generoso vino, con il quale continuò ad impastare malta”.
Tanta ricchezza fu compensata dalla generosità con la quale accolse umili, potenti, questuanti e vescovi. Proverbiali i sontuosi ricevimenti organizzati al termine di fortunate battute di caccia.
La prosperità della famiglia durò circa un secolo, fino al terremoto del 1915. Il sisma, che provocò il crollo di parte del terzo piano ed il lesionamento del secondo, fu presagio di un imminente declino. Nel giro di tre generazioni, complice anche la mancanza di eredi maschi, della famiglia Grancassa non rimase traccia. Un’epigrafe in latino sovrastante il portone principale ci ricorda la costituzione della famiglia e le prime realizzazioni.
Dal 1992, dopo essere stata per un trentennnio località di villeggiatura per seminaristi, Villa Grancassa è stata trasformata in elegante e lussuoso albergo.